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Quattro periodi di splendore, poi il silenzio
di Nicola De Guglielmo
Un primo scopritore moderno delle catacombe romane fu Antonio Bosio, a metà del Cinquecento. Ma le vere riscoperte cominciarono tre secoli dopo, nel 1852, per opera della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, sotto la guida di Giovan Battista de Rossi.
Nel 1855 lo studioso localizzò, sulla base di codici epigrafici, sulla destra del Tevere verso l'antica via Campana all'attuale Magliana vecchia, il Cimitero di Generosa, piccolo cimitero del Suburbio romano ma "memoria viva e preziosa" delle radici cristiane di Roma.
Gli esperti suddividono oggi la storia delle catacombe in quattro quattro periodi, che val la pena di conoscere:
- Dai tempi apostolici fino agli inizi del III secolo: erono sepolcreti di illustri personaggi, cristiani, ma di loro proprietà privata, ospitavano i cristiani e s'aprivano su ville, giardini e poderi. Tali i "Coemeteria" di Priscilla e di Domitilla.
- Dall'inizio del III secolo (200 circa) all'anno della libertà (Costantino-editto 313). Cresciuto enormemente il numero dei cristiani dal 200 in poi - sono gli anni in cui gli storici hanno più documenti e testimonianze di cristiani e di papi, quasi tutti martiri, che di imperatori e filosofi pagani - i cimiteri diventarono grosse amministrazioni, possedute dalle stesse comunità di fedeli e dalla chiesa, cui lo stato riconosceva il diritto di possedere beni immobili; una volta, dopo una cruenta persecuzionme in cui per ordine imperiale furono confiscate tutte le proprietà delle chiesa, queste furono puntualmente restituite alla cessazione della caccia ai cristiani. A questo periodo appartiene il grande cimitero di Callisto sulla via Appia: fu due volte confiscato e restituito. In tal periodo le catacombe servirono solo eccezionalemte come luogo di culto per gli anniversari dei martiri e dei defunti.
- Dal 313 agli inizi del 5° secolo: vi si continuò a seppellire ed a celebrare i martiri, ma furono costruite basiliche e chiese sopra le catacombe, specie da papa Damaso, 366-384, noto per le belle lapidi sulle tombe dei martiri.
- 5° al 9° secolo, cioè all'incirca dalle prime incursioni dei barbari fino all'epoca di Carlo Magno: le catacombe restarono quasi esclusivamente come santuari dei martiri, come luogo di preghiera. alcune furono saccheggiate da Goti e Longobardi. Ma pellegrini di tutto il mondo continuavano a recarsi ,seguendo guide che sono tra i più antichi documenti turistici, sulle tombe di martiri.
Poi, dalla fine dell'epoca di Carlo Magno fino al Cinquecento, le catacombe rimasero abbandonate. Di alcune si persero persino le tracce. Silenzio completo.
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