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I Martiri portuensi
di Francesca Pace
Chi furono, e perché sono ricordati, i Martiri portuensi Simplicio, Faustino, Beatrice e Rufiniano? Possiamo prendere le mosse per un cammino a ritroso nella storia ormai millenaria - ma che ancora ci parla di queste figure di Santi - da questa iscrizione, posta sul sarcofago ormai vuoto murato sulla parete della canonica di S. Maria Maggiore:
MARTYRES SIMPLICIVS ET FAVSTINVS
QVI PASSI SVNT IN FLVMEN TIBERE
ET POSITI SVNT IN CIMITERIVM
GENEROSES SUPER PHILIPPI
Qual è il luogo Cimiterium Generoses Super Philippi indicato dall'iscrizione? Con l'immaginazione cancelliamo gli edifici, l'asfalto delle strade, i rumori del nostro tempo... Ecco, ora apriamo gli occhi e ci troviamo su una delle verdi colline che costeggiano la riva destra del Tevere; la via Campana passa tra l'uno e le altre, e porta anch'essa al mare (ai Campi di sale) nel suburbio di Roma.
Siamo esattamente ad Sextum Philippi, al sesto miglio della via Campana nel fondo di un tale Filippo. E' l'anno 303 d.C., infuria la persecuzione dell'imperatore Diocleziano contro i Cristiani.
I corpi di due giovani, portati dalla corrente del fiume, sono pietosamente raccolti in un'ansa che il fiume forma proprio ai piedi delle colline. A trasportarli lungo il pendio, sulle alture, in un luogo degno per la sepoltura, sono due presbiteri Crispo e Giovanni e una giovane donna, non sappiamo se sorella di sangue ma sicuramente di fede dei due giovani. Li collocheranno appunto nel luogo che in seguito, perché donato loro da una donna di nome Generosa, si chiamerà “Cimiterium Generosae”.
Nel fiume erano stati gettati i corpi dei due giovani martiri, Simplicio e Faustino, dopo atroci torture che essi avevano affrontato con la fortezza dei testimoni di Cristo, fino alla morte.
Della loro fine gloriosa si ha testimonianza in vari documenti, martirologi e codici liturgici, in cui sono ricordati al giorno 29 luglio, data della loro nascita al cielo. I loro nomi: Simplicius e Faustinus. E quello della sorella: Viatrix.Straordinario il gesto dei due giovani: dare la vita, il bene più prezioso che possedevano, e di cui non c'è cosa più grande, all'Amore di Colui che per tutti aveva dato la Sua: Gesù Cristo; essere cioè testimoni dell'Amore, martiri di Cristo.
Straordinario è anche il nome di Viatrix: via, la vita presente, per la quale vanno pellegrini i viatores, coloro che camminano da questa terra verso il cielo. Anch'essa morirà poco dopo martire di Cristo.
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Donaci, Signore Gesù, la fede viva che sostenne
i Santi Martiri Simplicio, Faustino, Beatrice e Rufo,
e forma la loro corona di gloria.
Essa illumini il nostro cammino, ci sostenga nelle prove
e ci renda graditi al tuo nome. Amen
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